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Viaggi brevi ma indimenticabili: idee per sfruttare al massimo il ponte del 25 Aprile

La liberazione dell’Italia dai nazifascisti: è questo il profondo significato che si cela dietro all’importantissima festa del 25 aprile. È sempre importante ricordare e celebrare, anche nel proprio piccolo, questa ricorrenza, che però offre anche la possibilità di godersi un piccolo viaggetto, che sia in Italia o in Europa, in modo da poter riprendere la propria quotidianità certamente arricchiti ma altrettanto riposati. Si può scegliere di trascorrere qualche giorno in montagna per dedicarsi alle escursioni nella natura, godersi il mare tra gite in barca o sport acquatici oppure immergersi nell’arte dei musei più importanti al mondo.

Ponte del 25 aprile a Bilbao

Nel cuore della Spagna settentrionale, adagiata sulle sponde del fiume Nevrion, sorge Bilbao: si tratta di una città che si distingue dalle altre del Paese per il suo carattere moderno e contemporaneo, ma con un’anima antica nel suo centro storico.
A Bilbao si trova il famoso museo Guggenheim, con la sua avveniristica struttura in cristallo e titanio e le sculture sistemate fuori, tra le quali il Tulips Bouquet con fiori d’acciaio sistemati al centro di un lago artificiale. All’interno sono esposte opere di Warhol, Klein e Chillida.
Il Zubizuri è l’iconico ponte di Calatrava che collega le due sponde di Bilbao: su quella destra ecco il Casco Viejo, il cuore storico di Bilbao dove svetta la Cattedrale di Santiago, una delle tappe del Cammino per Santiago di Compostela: dichiarata sito UNESCO incanta con le sue arcate ogivali, le vetrate gotiche e l’elegante campanile.
Non si può lasciare Bilbao senza aver visitato il Mercado de la Ribera, il più grande mercato coperto d’Europa dove è d’obbligo degustare la cucina locale, dai pintxos alle cozze giganti mejillones fino allo jamón serrano.

Viaggio in Costiera Amalfitana

Per il ponte del 25 aprile una buona idea è quella di viversi la bellezza strabiliante del Golfo di Salerno e dei borghi che vi si affacciano, abbarbicati come presepi all’alta scogliera.
Non si può non restare ammaliati dal fascino di Positano, dal quale parte il famoso Sentiero degli Dei verso Agerola, oppure al cospetto dell’antica Repubblica Marinara di Amalfi, il cui Duomo con la sua scalinata è uno dei simboli del borgo.
Altrettanto belle sono Cetara, piccolo borgo di pescatori famoso per la colatura di alici, presidio Slow Food di cui fare incetta prima di ripartire alla scoperta della costiera e di Vietri, la città delle ceramiche oppure di Ravello. Qui si trova l’imperdibile Terrazza dell’Infinito di Villa Cimbrone, dal quale si gode della vista più bella sul golfo.
Da non perdere due gioielli del luogo, ossia Conca dei Marini, dove si trova il Convento di S.Rosa dove sono state inventate le sfogliatelle e Furore, un piccolissimo fiordo scavato in un fianco dei Monti Lattari dal fiume Schiato.

Vacanza a La Valletta

Walter Scott ha definito La Valletta “una città di gentiluomini costruita da gentiluomini”: la capitale maltese è in effetti una città elegante che trasuda storia da ogni piazza e vicolo. Qui c’era il quartier generale dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, i cui Gran Maestri erano sepolti nella Cattedrale di St John: si tratta di una chiesa della fine del ‘500 i cui interni mostrano una ricchezza unica, tra mosaici, affreschi del Preti, arazzi fiamminghi e ben due dipinti di Caravaggio.
Trascorrere il ponte del 25 aprile a La Valletta significa immergersi nella storia dei Cavalieri, che si respira intensa nel Palazzo del Gran Maestro e in particolare nell’armeria, ricca di armature del ‘500 e del ‘700.
La scoperta di La Valletta passa poi per i Baracca Gardens, antico buen retiro dei Cavalieri: da questi giardini la vista spazia su tutta la città e sui villaggi di Cospicua, Senaglea e Vittoriosa.
Non lontano dalla capitale è possibile organizzare delle gite all’antica capitale maltese di M’Dina oppure alla volta di Hal Safeno, ipogeo del 3600 a.C. dichiarato Patrimonio dell’UNESCO. Come non raggiungere poi la cittadina di Marsaxlokk, con il porticciolo dove sono ormeggiate le tipiche imbarcazioni luzzu decorate a prua con degli occhi, a ricordare le navi fenicie e greche.

Otranto, nel cuore della Puglia

In Salento, regione a sud della Puglia, nasconde sul suo incantevole territorio luoghi di grande fascino e uno di questi è la cittadina di Otranto. Si può trascorrere il ponte del 25 aprile passeggiando tra gli stretti vicoli del suo centro storico scoprendo botteghe di artigiani e chiese come la Cattedrale di S.Maria Annunziata, pregevole esempio di romanico pugliese che all’austerità esteriore risponde con una ricchezza sorprendente all’interno. Un grande mosaico occupa tutto il pavimento raffigurante l’Albero della Vita, mentre nella Cappella dei Martiri sono custoditi i resti ossei di coloro che sono stato uccisi dai turchi nel 1480.
Passeggiando lungo le mura prospicienti il mare, che cingono l’antica Otranto, ecco che si staglia il Castello Aragonese, fortezza monumentale eretta alla fine del ‘400 e protagonista dell’opera gotica di Walpole “Il castello di Otranto”.
Da Otranto si possono raggiungere le spiagge di Alimini o di Porto Badisco, a due passi dalla quale si trova la Grotta dei Cervi oppure la Cava di Bauxite, dove è possibile fare un passeggiata a cavallo in stile western.

Ponte del 25 aprile a Lanzarote

Coloro che desiderano una breve vacanza all’insegna della natura più inospitale e selvaggia possono volare alle Canarie, in particolare a Lanzarote. Si tratta di un’isola vulcanica dichiarata Riserva della Biosfera dell’UNESCO, dove il clima è tutto l’anno abbastanza caldo e ventoso.
La natura domina su questa isola affacciata sull’Oceano Atlantico, col giardino dei cactus ad esempio dove, in un contesto assai selvaggio e arido, sono presenti migliaia di cactus, all’ombra di un antico mulino a vento.
Come non organizzare un’escursione nel Parco Nazionale di Timanfaya, con un sentiero di 14 km che porta i turisti tra vulcani inattivi e formazioni geologiche stupefacenti.
Da non perdere poi i Jameos del Agua, una sorta di tunnel vulcanico nato dal collassamento di una volta rocciosa, oggi diventato uno spazio artistico firmato Cesar Manrique, artista spagnolo noto per le sue opere realizzate in connubio con la natura.

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