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Dalla strada alla tavola: Un viaggio nel turismo gastronomico

Negli anni recenti si è diffuso un concetto di turismo gastronomico, che porta le persone più curiose ad andare alla scoperta di civiltà diverse attraverso l’assaggio dei piatti tipici amati dalla popolazione locale. Una pietanza si rivela in grado di raccontare molto di più di quel che potrebbe sembrare in apparenza. Molto spesso infatti i cibi più popolari o antichi di un determinato luogo possono essere considerati dei veri e propri testimoni di un passato che viene sintetizzato sotto forma di bocconi saporiti. Chi vuole provare tutte le specialità gastronomiche locali può compiere un viaggio basato sui sensi, che nella gran parte dei casi consente di risalire alle radici della storia del Paese. Di seguito scopriamo quali sono le caratteristiche di questa tipologia di turismo, nonché quali sono le tendenze che hanno interessato la sua evoluzione dalla sua prima comparsa fino ai tempi correnti.

Cosa si intende per turismo gastronomico e come è evoluto?

Talvolta indicato anche come turismo enogastronomico, particolarmente nelle visite delle destinazioni più famose per la produzione di vini eccellenti, questo tipo di turismo mira ad andare alla scoperta di itinerari capaci di stupire costantemente non solo la vista, bensì anche il gusto. Il turismo gastronomico rappresenta perciò un’esperienza sensoriale completa, che risulta particolarmente coinvolgente per i viaggiatori contemporanei sempre desiderosi di provare emozioni inedite. A determinare il notevole successo, nonché la diffusione, del turismo gastronomico sono intervenuti almeno due fattori fondamentali, il primo dei quali è senza alcun dubbio la maggiore facilità di spostamento che ha seguito il periodo della globalizzazione a cavallo tra la fine degli anni Novanta e la pandemia recente. Nell’arco di poco più di un ventennio si è assistito a una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il concetto di viaggio, divenuto in sostanza molto più accessibile. Grazie ai prezzi abbordabili dei voli nazionali ed europei ma anche internazionali progressivamente alla portata di un pubblico sempre più ampio e di svariate disponibilità di spesa, si è allargata la fascia di viaggiatori. Alla progressiva facilità degli spostamenti si affianca il ruolo svolto dalla nascita dei social media. Guardando tramite la finestra virtuale sulla vita e le usanze di persone che risiedono in luoghi remoti è diventato possibile accendere la curiosità, grazie all’esposizione immediata a temi precedentemente difficili da approfondire senza trovarsi fisicamente in una nazione straniera. I social media rappresentano in sostanza un vero e proprio viaggio digitale, grazie al quale le persone possono esplorare i piatti tipici di una determinata località anche senza averla visitata. Questi strumenti tecnologici si rivelano indispensabili anche in fase preparatoria di un’agognata vacanza. Chi desidera partire per una meta sognata da tanto tempo può infatti utilizzarli per segnare quali sono i cibi che non possono mancare nell’itinerario ideale del turista enogastronomico.

Conoscere una cultura attraverso i suoi piatti tipici

Il cibo custodisce tanti segreti in bella vista, invitando i viaggiatori a scoprire le peculiarità di una destinazione all’insegna del gusto. Con un morso infatti si riesce a ripercorrere una strada che conduce alle diverse influenze che hanno contribuito a formare la tradizione di un determinato luogo. Per comprendere meglio tale aspetto basti pensare ad esempio alla ricchezza della panorama gastronomico di un’isola come la Sicilia. Gli ingredienti utilizzati all’interno delle preparazioni tipiche di questa destinazione italiana, che rientra di gran lunga tra le più amate e visitate ogni anno, costituiscono delle testimonianze privilegiate delle varie epoche e delle relative dominazioni straniere che si sono avvicendate in questi luoghi. Se nel caso dell’isola maggiore questo processo appare particolarmente evidente, grazie alla presenza di ingredienti e preparazioni tipicamente associati ad altre culture come ad esempio il cous cous o l’aggiunta di uvetta e altri elementi dolci all’interno di preparazione salate, ciò è vero per qualsiasi zona d’Italia e in generale del mondo. I piatti raccontano i movimenti delle persone, nonché dei bagagli culturali con i quali hanno viaggiato. In un certo senso il turismo gastronomico è solo un altro modo per approfondire la cultura di un luogo.

Scoprire il Bel Paese tramite le sue specialità gastronomiche

Il territorio italiano rappresenta certamente uno tra quelli più apprezzati da parte delle buone forchette, che in ogni angolo dello Stivale hanno l’opportunità di assaggiare piatti deliziosi e molto diversi tra loro. In virtù della particolare conformazione geografica, delle condizioni climatiche e della storia frastagliata della nostra nazione, infatti, esistono piatti tipici ormai famosi anche all’estero, che hanno caratteristiche molto diverse soprattutto se confrontate con quelle di altri Stati con un territorio più omogeneo. Una buona idea per strutturare un tour enogastronomico tra le bellezze d’Italia è quello di guardare alle tante specialità tradizionali che vengono citate dalle amministrazioni comunali o regionali, così come dagli enti che tutelano le Denominazioni di Origine Protetta. Dal Parmigiano Reggiano fino al prosciutto di Parma, dall’aceto balsamico di Modena fino alla mozzarella di bufala campana: questi sono solo alcuni tra i più famosi prodotti IGP e DOP attorno ai quali si è creato un vero e proprio indotto economico, dovuto all’offerta dei produttori locali che hanno saputo intercettare il trend del turismo gastronomico a regola d’arte. Chi sceglie di esplorare un luogo anche tramite la tavola e i suoi segreti non deve necessariamente attenersi a una tipologia di esperienza. La scoperta dei piatti può essere integrata in tantissime tipologie di vacanza, che spaziano da quelle rigorosamente a contatto con la natura fino alle gite culturali tra musei e piccoli borghi nascosti. Per viaggiare in maniera consapevole è possibile dunque affidarsi non solo ai vari itinerari studiati già dalle Pro Loco o dalle regioni, bensì anche a un mix tra social media e passaparola tradizionale. Quest’aspetto si rivela fondamentale al fine di appuntarsi i produttori e gli agriturismi dove fare tappa per assaporare i piatti più genuini e deliziosi. Allo stesso modo i viaggiatori che non programmare in maniera dettagliata le tappe di una vacanza possono utilizzare gli strumenti digitali al fine di trovare ristoranti e altri locali nei pressi della posizione geografica corrente.

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