C’è chi viaggia per scoprire siti archeologici oppure per visitare i musei più importanti al mondo: oggi però la nuova frontiera del turismo è quella gastronomica, che porta i viaggiatori in giro per il mondo alla scoperta di piatti e leccornie tipiche del luogo. Non ci sono appassionati di cibo che non apprezzino questi viaggi, che peraltro danno anche la possibilità di conoscere le tradizioni e la storia del luogo, ma soprattutto di creare un contatto umano con le popolazioni locali, cosa che nessun viaggio classico, tra musei e attrazioni turistiche, potrà mai regalare.
Oman
Il fascino che esercita l’Oman, paese della Penisola Araba, è davvero inspiegabile: si pensi ad alcune delle sue bellezze, dalla gola di Wadi Shab al deserto di Wahiba fino alla città di Muscat.
Questo è anche il Paese dove si può degustare una cucina ricca di sapori che ruota attorno al riso Biryani e allo Shuwa. Quest’ultimo è semplicemente carne di agnello cotta in una buca sotto un fuocherello per due giorni, consumato soprattutto durante il Ramadan. Il riso Biryani accompagna gran parte dei piatti omaniti, soprattutto quelli a base di pesce o carne rigorosamente grigliati oppure fritto, come il piatto Ruz Al Mudhroub che si può degustare nelle regioni di Dhofar e Wusta.
Da assaggiare anche gli spiedini di carne speziata Mishkak, la trippa Muqalabe, la carne essiccata Maqdeed, tipico street-food dell’Oman. La bevanda con cui accompagnare questi piatti è la cola oppure il Laban, ossia latte salato fermentato.
Grecia
La cucina greca rappresenta pienamente la storia e la cultura millenaria del Paese, ricca in ogni caso di contaminazioni figlie di dominazioni e scambi commerciali che affondano le radici nella notte dei tempi. Olive, olio di oliva e pomodori sono alla base di questa tipologia di cucina mediterranea. Gli appassionati di cibo che viaggiano in Grecia non possono non sedersi ai tavoli di uno dei tanti ristorantini nati a pelo d’acqua e degustare leccornie come la Moussakà (sformato di melanzane con besciamella e carne macinata), la salsiccia Loukaniko risalente al periodo ellenistico e la feta, formaggio tipico della Grecia. Quest’ultimo è il protagonista della famosa Horiatiki, l’insalata greca e del Saganaki, che vede la feta cotta in padella e condita con il sesamo e il miele.
Da non perdere poi i vari antipasti Mezèdes, con il pane Pita che non può mancare, accompagnato dall’immancabile salsa tzatziki a base di yogurt, aglio, cetriolo, olio di oliva e aneto.
Il dolce tipico greco è invece il Baklava, a base di pasta fillo ripiena di miele e frutta secca.
Francia
La tradizione enogastronomica francese è rinomata e antica e non c’è città dove non si possa gustare una tipicità. Parigi è la patria della celebre baguette, da gustare con marmellata e burro, del Croque-Monsieur, una torta salata con formaggio, pomodoro, prosciutto cotto e soprattutto origano, erba aromatica che caratterizza la versione parigina. Tra i piatti che non possono mancare durante una cena parigina ci sono poi la Ratatouille di verdure e il Manzo alla Borgognona.
Spostandosi a Bordeaux, patria dei vini francesi, si possono invece assaggiare le famose e afrodisiache ostriche del Bacino di Arachon, la lampreda al Bordeaux e soprattutto una specialità del luogo che è l’Agneau de Pauillac à la Persillade (agnello alla griglia con un trito di prezzemolo).
Chi nel corso del viaggio in Francia fa tappa a Lione, può fermarsi presso le tipiche osterie Bouchons della Vieux Lyon e assaggiare l’insalata alla lionese, il Foie de Veau à Lyonnaise e le quenelle, che siano di carne o pesce.
La Costa Azzurra regala anch’essa bontà che sublimano il viaggio, come ad esempio le panisses (frittelle di ceci) e l’insalata Salade Niçoise di Nizza.
Copenaghen
Tutti gli appassionati di cibo devo recarsi almeno una volta nella vita nella capitale della Danimarca, meritevole di essere visitata anche per le bellezze storiche e artistiche della città. Copenaghen è considerata una delle capitali gastronomiche e conserva sul suo territorio un’incredibile concentrazione di ristoranti, tra cui il Noma di Redzepi, considerato il migliore al mondo, oltre ovviamente alle locande Kro situate nelle vecchie stazioni di posta.
I piatti da assaggiare assolutamente, otre alle aringhe che sono alla base della cucina locale, sono ad esempio le Smørrebrød (fette di pane condite con pesce, soprattutto salmone e tonno), da accompagnare con l’acquavite o con la birra scura.
Ottimi il maiale Stegt Flaesk, con salsa di prezzemolo e patate lesse, le polpette speziate Frikadeller e il Kogt Torsk (merluzzo bollito). Chi vuole visitare Copenaghen, possono approfittare per gustare i Rød pølse, wurste con salse varie e crauti (i migliori si trovano nelle zone di Christianshavn e Reffen) oppure le caramelle salmiakki a base di liquirizia salata.
Giappone
Chi non è mai andato in un ristorante a mangiare il sushi? Nessun piatto, dal sushi al sashimi fino al ramen, ha però lo stesso sapore se provato sul posto, in Giappone. Ad esempio nel quartiere di Harajuku a Tokyo si consiglia di assaggiare gli spiedini di calamari Ikayaki o di pollo Yakitori, nei locali lungo Takeshita Dori. Ottimi anche gli onigiri e, nel quartiere di Roppongi Hills, il carpaccio di manzo Sukiyaki. Spostandosi nel quartiere di Ryogoku legato ai lottatori di sumo, si può provare la colazione energetica che gli atleti consumano, il Chankonabe.
Il vero sakè si può degustare nella pittoresca città di Kyoto, una delle più famose mete turistiche del Giappone tra le cui strade si aggirano le aggraziate geishe agghindate come la tradizione secolare giapponese vuole.
Nel Nishiki Market di Kyoto vendono la più buona anguilla Unagi di tutto il Giappone, da provare assolutamente.
Un tour in Giappone non può non portare gli appassionati di cibo sull’isola di Miyajima, a largo di Hiroshima, per assaggiare le ostriche giganti, mentre a Osaka, dopo aver visitato il Castello medioevale avvolto da pruni e ciliegi, ad aspettarli ci sono le polpette di polpo e uovo Takoyaki e la zuppa di granchio gigante.