fbpx

Fotografia da viaggio: attura i momenti indimenticabili del tuo soggiorno

Quante volte ci si ritrova in luoghi turistici letteralmente travolti da gruppi di turisti con le loro macchinette fotografiche, alla ricerca dello scatto migliore? È legittimo scattare centinaia di foto o girare decine di video per cristallizzare un momento particolarmente felice, un incontro toccante o uno scorcio paesaggistico davvero incantevole. Sarebbe importante e bello però scattare fotografie personali, che si distinguono per luce, colore e angolazione: basta qualche accortezza per rendere un monumento noto ancora più bello e particolare. Molti amano talmente tanto la fotografia da viaggio da portare in viaggio attrezzature anche molto tecniche: in realtà basterebbe un buon telefono e un po’ di applicazione per fare scatti che strapperanno stupore e complimenti da amici e parenti.

Consigli per la fotografia da viaggio

La fotografia da viaggio richiede impegno e un poco di attenzione per dare ottimi risultati, anche se non si è proprio dei grandi professionisti. L’attrezzatura è essenziale in tal senso e non devono mai mancare le schede di memoria, sia che si tratti di macchina fotografica che di smartphone: sarebbe infatti un vero peccato cogliere la luce migliore in un determinato paesaggio e non poter scattare la più bella delle fotografie. Chi decide di fare foto con il proprio telefono, non può partire senza avere con sè un telecomando bluetooth e un selfiestick, per poter scattare a una debita distanza immortalandosi in primi piani in discreta autonomia. Ai più appassionati di fotografia non si può non consigliare di portare in valigia una mirrorless o una fotocamera Reflex, uno zoom quadrangolare, un obiettivo per ritratti da 509 mm, un treppiede, un polarizzatore adatto per riprendere i paesaggi e filtri ND.
Mettendo da parte un po’ la logistica e l’attrezzatura, la fotografia da viaggio richiede di vedere oltre ciò che in quel momento sta catturando l’attenzione: tutti fotografano infatti monumenti come le Piramidi di Giza, l’Acropoli di Atene o il Taj Mahal, ma pochi sanno catturare il loro volto migliore, legato al momento della giornata in cui li si immortala. Basta infatti attendere i momenti prima del tramonto, quando una luce dorata ammanta ogni paesaggio e rende ancora più belli questi e altri monumenti nel mondo.
Bisogna poi muoversi davanti a un soggetto che si vuole fotografare, guardandolo attraverso l’obiettivo da varie angolazioni: in questo modo le fotografie risulteranno differenti e non omologate da quelle del resto dei visitatori, soprattutto quando si visitano luoghi molto turistici.
È importante poi cogliere i particolari di un luogo, come ad esempio i riflessi sulle acque di un lago o comunque su una superficie acquea: si pensi a Piazza San Marco con l’alta marea, con la Basilica di San Marco riflessa sulle acque che raddoppia tutto il suo fascino bizantino, soprattutto al calare della sera. Lo stesso dicasi per il Taj Mahal in India, la cui monumentale facciata in marmo bianco si riflette sui canali d’acqua che circondano questa meraviglia dichiarata Patrimonio dell’UNESCO.

Cosa fotografare durante un viaggio

Quando si viaggia in giro per il mondo, l’attenzione è catturata sui simboli e i monumenti tipici di un determinato luogo o città: si pensi a Parigi con la Tour Eiffel, al Colosseo di Roma, alle Piramidi di Giza al Cairo oppure all’Acropoli di Atene.
Eppure sono molti i soggetti e le situazioni da immortalare per portare a casa un ricordo più intimo e personale: i popoli locali sono un ottimo modo per cogliere l’essenza di un luogo, soprattutto se si tratta di locali particolarmente caratteristici. Si pensi ad esempio al mercato galleggiante di Damnoen Saduak, dove i mercanti thailandesi indossano i loro caratteristico copricapo ma soprattutto il loro miglior sorriso. Nella Valle dell’Omo in Etiopia si possono visitare le tribu Hamar, Aorze o Konso e fotografare, dietro rispettoso permesso, i loro statuari corpi decorati da monili in osso, con acconciature complesse, segni di sacrifici corporali e i famosi piattelli labiali che caratterizzano gli indigeni di questa terra. Coloro che si recano in Giappone, non possono non fotografare con estrema discrezione e da lontano le aggraziate geishe a Kyoto, con i loro kimoni e con i loro visi dipinti ad arte: le si trovano nel caratteristico quartiere di Gion, tra le tipiche case da tè in legno.
La fotografia da viaggio richiede ricercatezza e originalità e un’idea in tal senso può venire dai mercati gastronomici: fotografare il cibo soddisfa gli occhi e, idealmente, anche il palato. Il cibo è colore e storia e lo si capisce bene ad esempio a Marrakech in Piazza Djema al Fna: fotografarla dall’alto dei bar che la circondano, di sera, quando si popola di ogni leccornia da provare poi di persona, regala scatti di una bellezza unica. Lo stesso vale per il cibo di Bangkok, dove lungo il viale Yo Warat si trova letteralmente di tutto, dagli insetti alla carne alla griglia fino alle frittate di ostriche: è un mondo colorato dove sfrecciano i tuk-tuk e i locali si mescolano ai turisti curiosi, regalando scorci davvero caratteristici agli occhi attenti di un appassionato fotografo.
Ci sono luoghi nel mondo spesso poco noti o comunque battuti dal turismo di massa, ma che regalano scorci spettacolari da cristallizzare in una foto: si pensi agli Inferni di Beppu, le sorgenti termali giapponese situate sull’isola di Kyushu e che regalano, con i loro vapori, suggestive ambientazioni dantesche. Stessa meraviglia si prova al cospetto delle Cadcate Vittoria, situate tra lo Zambia e lo Zimbawe: agli amanti della fotografia da viaggio che cercano scatti adrenalinici, si consiglia di raggiungere Devil’s Point, una sorta di vasca naturale posta proprio ai margini della cascata, che regala panorami letteralmente da paura.
Per gli amanti della fotografia subacquea, non c’è niente di meglio che esplorare i cenotes messicani come Dos Ojos nello Yucatan, per fare foto immersi nelle acque, cercando di cogliere i fasci di luce che riescono a penetrare dalla roccia. In alternativa si possono fare foto mentre ci si immerge nel Golfo di Napoli a largo di Bacoli, tra le vestigia sommerse dell’antica Baia, tra statue e antichi mosaici.

Ricevi i nuovi articoli

Loading