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Primavera in piena fioritura: il fascino di un weekend all’insegna della rinascita

L’equinozio di primavera ha sempre avuto grandissima rilevanza nella storia tanto che popoli antichi come i Romani, i Greci, gli Egizi e i Celti consideravano questa stagione come il simbolo della rinascita e della fertilità. Nel mondo latino si venerava Flora, la dea della Primavera associata allo sbocciare dei fiori e al risveglio di Madre Natura, costante e implacabile.
È difficile non restare affascinati dalla primavera, con i boschi che si popolano di vita, gli alberi che si vestono di fronde verdeggianti tra le quali cominciano a sbocciare le prime gemme e i prati che diventano vere e proprie tavolozze di colori grazie allo sbocciare dei fiori. Chi desidera omaggiare questa bella stagione, può organizzare week-end alla volta di luoghi resi famosi anche grazie a prodigiose fioriture tutte da contemplare e fotografare.

I girasoli della Toscana

Una delle più iconiche opere del grande artista olandese Vincent Van Gogh è il dipinto I Girasoli, dedicato dunque a uno dei fiori più apprezzati e ammirati al mondo. La leggenda narra di Clizia, la ninfa che si innamorò perdutamente del dio del Sole, Apollo, il quale la sedusse e poi l’abbandonò, lasciandola disperata. La fanciulla passò così i suoi giorni a fissare il suo innamorato, ossia il Sole, fino a quando non fu trasformata nel fiore girasole, che in effetti si muove sempre in direzione dell’astro. Un viaggio in Toscana regalerà ai viaggiatori visioni di campi coltivati a girasoli a dir poco spettacolari, in particolare nella bellissima Val d’Orcia, tra le province di Grosseto e di Siena. In questo angolo di Toscana dichiarato Patrimonio dell’UNESCO, per via della sua ricchezza paesaggistica, storico e artistica, si trovano brillanti campi di girasoli che colorano le strade che portano a Montalcino e a Siena, soprattutto lungo la Via Cassia. Lo scatto più instagrammabile è possibile farlo fermandosi all’altezza della rotonda nei pressi di Monteroni d’Arbia, dove in una foto si possono ritrarre i girasoli, un castello e i filari di vigneti.
Si trovano altrettanti girasoli anche nei pressi del Lago di Bilancino, nei campi vicino al Mugello oppure lungo la Traversata Maremmana o SP541 nella zona di Massa Marittima.

Le fioriture di lavanda in Provenza

Quando si pensa alle fioriture primaverili la mente non può che andare a quelle della lavanda, pianta officinale di colore viola dal profumo letteralmente inebriante. Non c’è esperienza migliore che ritrovarsi nel bel mezzo di un campo di lavanda in Provenza, la regione meridionale della Francia attraversata non a caso dalla cosiddetta Route de la Lavande istituita nel 1996. Non mancano ovviamente nemmeno i musei dedicati alla lavanda, come quello di Coustellet ai piedi del massiccio montuoso del Luberon: qui i viaggiatori possono anche visitare il mercato domenicale che pullula di produttori locali di lavanda.
In Provenza la lavanda è quasi ovunque, impreziosendo angoli paesaggistici che già di per sè sono degni di essere ritratti dal più romantico dei pittori. Si pensi ad esempio al borgo montano di Moustiers Sainte Marie, abbarbicato su due speroni rocciosi tra i quali si trova, sospesa, la stella donata al paese da un crociato. La cittadina, situata a due passi dalle scenografiche Gole del Verdon, è circondata dai campi di lavanda, proprio come avviene anche sull’Altopiano di Valensole, la cui lavanda soddisfa circa l’80% di richiesta mondiale di questa pianta officinale.
Dall’altopiano si può raggiungere la cittadina UNESCO di Sault, che è di fatto la capitale della lavanda e poi l’Abbazia di Notre-Dame de Sénanque, vera e propria cartolina con il monastero cistercense fondato nel 1148 completamente circondato da campi di lavanda.

L’Hanami in Giappone

Con la parola giapponese hanami si indica semplicemente la profonda arte di ammirare i fiori di sakura, ovvero di ciliegio: nel paese nipponico si tratta di un rito importantissimo, che simboleggia la consapevolezza della bellezza e della caducità della vita.
La fioritura dei ciliegi in Giappone è grandemente celebrata con passeggiate e pic-nic sotto le fronde rosa pastello che colorano ad esempio il Parco di Ueno a Tokyo, dove gli alberi di sakura risalgono addirittura all’epoca di Edo. Pare siano stati piantati da un abate di nome Tenkai e se ne contano più di 1000 lungo un viale di 300 m. di lunghezza.
Nella capitale nipponica si possono ammirare anche all’interno del Parco Sumida oppure nell’antico parco di Shinjuku Gyoen dove avviene la fioritura più lunga, oltre a essere presente il ciliegio della varietà Ichiyo, che ha i petali di un rosa meravigliosamente delicato.
Anche nell’antica capitale di Kyoto, dove l’antichità del Giappone è più viva che mai, è possibile godersi lo spettacolo dell’hanami lungo la Passeggiata del Filosofo che, costeggiando un fiumiciattolo, collega il quartiere di Nanzenji e il meraviglioso Padiglione d’Argento.
I viaggiatori che seguono le tracce delle fioriture dei ciliegi in Giappone non possono non fare tappa al monte sacro di Yoshino, le cui falde sono ricoperte di ciliegi in fiore in primavera, illuminati anche di notte per un’esperienza davvero totalizzante, ma soprattutto al Castello di Himeji: si tratta di una fortezza del periodo Sengoku dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, completamente immersa in un parco di ciliegi.

Le altre fioriture più belle

Si può celebrare il risveglio della primavera anche visitando il Parco di Keukenhof in Olanda, a due passi dalla cittadina di Lisse. Chi ama i tulipani non può non raggiungere questo gioiello a 35 km circa da Amsterdam dove, tra aprile e maggio, sbocciano quasi 5 milioni tulipani di almeno 100 varietà differenti. Tutto è perfetto a Keukenhof, con aiuole coloratissime dove i tulipani la fanno da padrone, circondati però anche da altri fiori come i giacinti, le rose, i narcisi e le orchidee. I fiori si specchiano in laghetti placidi ombreggiati dalle chiome di qualche albero secolare, con persino un mulino a vento che rende l’atmosfera ancora più fiabesca.
Da non perdere poi le fioriture dei narcisi nella Foresta di Halle in Belgio, poco più a sud della capitale Bruxelles, dove i fiori ricoprono il sottobosco all’ombra di alti faggi, tigli, aceri e querce.

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